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05/05/2015 XYLELLA: PUGLIA CONTRO EUROPA

La UE si comporta con gli ulivi pugliesi esattamente come fa con la Grecia o con i migranti. Non contano le sofferenze e gli aspetti umani delle vicende, contano solo gli aspetti economici. Quelli favorevoli a Bruxelles ovviamente. Come noto, il 28 aprile il Comitato fitosanitario permanente dell’UE, ha disposto sia l’abbattimento di tutti gli alberi infetti e sia l’abbattimento di tutte le piante ospiti che si trovino nel raggio di 100 metri dagli ulivi malati, indipendentemente dal loro stato di salute (dunque, anche se sane).
In Italia su 250 milioni di ulivi censiti, ben 60 milioni sono in Puglia. Stime delle Associazioni di categoria ci dicono, che eseguire alla lettera il diktat UE, significherebbe abbattere almeno 10 milioni di alberi.
La Regione Puglia, al di là delle sacrosante richieste di risarcimento danni per gli agricoltori, può fare 3 cose concrete:
1) Imporre nella fase esecutiva il metodo di testare gli alberi vicini a quelli infetti e non tagliare quelli sani, applicando le tecniche già note di prevenzione e difesa dal batterio. Tanto è possibile interpretando la decisione del Comitato, che, invero, presenta vari distinguo e varie ambiguità, che vanno usate, anche strumentalmente se sarà il caso, per ridurre il rigore irragionevole dei burosauri europei. 
2) Farsi soggetto promotore e coordinatore di una specifica azione di ricerca scientifica che, avvalendosi dei Centri di ricerca anche pugliesi (Università e IAM) costituisca una base tecnica seria per presentare all’Europa una proposta alternativa all’eradicazione scriteriata e, comunque, a legittimare una esecuzione delle decisioni diversa da quella voluta dai burosauri di Bruxelles.
3) Promuovere azione giudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia UE (ove serva processualmente, anche passando attraverso un giudizio innanzi al TAR Lazio per poi chiedere un rinvio dinanzi alla Corte), dove, sulla base dei risultati della ricerca scientifica di cui sopra, richiedere una pronuncia che applichi certo il principio di precauzione: ma lo faccia contemperando le giuste preoccupazioni espresse dall’EFSA, con criteri applicativi ragionevoli.
Se non si farà nulla, deve esser chiaro a tutti che la posta in gioco è la stessa sussistenza della produzione pugliese di olio di oliva nei prossimi anni. Anni, nel corso dei quali, gli altri produttori nostri concorrenti, come ad es. Turchia, Spagna, Nazioni nordafricane, saranno liberi, legittimamente, di occupare gli spazi di mercato che invece noi saremo costretti a lasciare.

fonte:ilikepuglia.it

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01/05/2015 NUOVI SERVIZI AI CITTADINI, PRESSO LA NUOVA SEDE DI ALTAMURA

La Confconsumatori di Altamura da qualche giorno ha trasferito i propri uffici in Via Giandonato Griffi N° 14. Contestualmente al cambiamento della sede, oltre a quelle già in essere, sono partite tutta una serie di nuove attività per i soci ed i cittadini.
Una tra le più rilevanti per il suo valore socio-sanitario è l’apertura di uno sportello e di un punto d’ascolto ed informativo sulle problematiche legate al Gioco d’Azzardo Patologico, fenomeno che sta producendo effetti devastanti in strati sempre più ampi della popolazione. Il progetto è partito da uno studio personale sul territorio della dott.ssa Carmela Siani, esperta in patologie da dipendenza, che attualmente è in forza presso il SERT di Grumo Appula ed è stato sostenuto dalla Confconsumatori di Altamura e dal suo presidente Michele Micunco. Con tale progetto si vuol contribuire a debellare questa piaga sociale fornendo tutte le informazioni utili agli utenti che ne avessero bisogno creando una porta d’accesso tra la problematicità e le istituzioni pubbliche e dando un supporto a coloro che non vogliono mettere in piazza la patologia rivolgendosi alle strutture pubbliche e cercano un modo informale ma efficace per trovare forme di recupero sociale adeguate. Lo stesso sportello, che sarà aperto ogni venerdì dalle 17.00 alle 19.00, si occuperà anche della violenza intrafamiliare e del bullismo, altre due problematiche di grande attualità legate alla difficoltà di relazionarsi in modo sano con gli altri all’interno ed all’esterno delle mura domestiche. 
Vogliamo anche segnalare che tutti i giorni, in orari di ufficio, c’è la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza assicurativa con le maggiori compagnie e di gestione del risparmio gestito dalla dott.ssa Giovanna Debernardis che darà indicazioni per la tutela degli investimenti.
Altra novità è data dalla presenza del patronato e Centro Assistenza Fiscale, gestito dalla sig.ra Anna Basile, che tutti i mercoledì dalle 19.00 alle 21.00 sarà in sede per fornire consulenza fiscale e previdenziale. 
Tutti i progetti sono supportati dalla Confconsumatori, Associazione dei Consumatori riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, che garantisce le attività, soprattutto considerando la delicatezza dei campi d’azione che sono a stretto contatto con la privacy.

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28/04/2015 CONVEGNO SU: CONTRATTI DEI CONSUMATORI E STRUMENTI DI TUTELA

Martedì 28 aprile, alle 15.30, presso la Sala Biblioteca di Giustizia di Bari, nell'ambito del corso "Percorsi giurisprudenziali baresi", organizzato dalla Scuola Forense di Bari, l'Avv. Antonio Pinto, presidente di Confconsumatori Puglia, terrà una relazione su:"Contratti dei consumatori e strumenti di tutela". Si parlerà di class action, di ricorso per l'efficenza della Pubblica Amministrazione e di azioni dinanzi all'Autorità Garante della Cooncorrenza e del Mercato. Siete tutti invitati.

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21/04/2015 CONFCONSUMATORI HA AGITO GIUDIZIALMENTE A TUTELA DI CARCERATI SOTTOPOSTI A DETENZIONE DEGRADANTE

In varie carceri sembrerebbero non sussistere i requisiti minimi, idonei a garantire il principio secondo cui: “il trattamento penitenziario deve essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona” (art. 1 Legge Penitenziaria).

Tanto emerge dal rapporto generale del “CPT” - Comitato per la Prevenzione della Tortura (organo del Consiglio d'Europa che cerca di prevenire i casi di tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti).

La Legge n. 354/75 e il DPR 230/2000 fissano le condizioni detentive minime, che devono esser garantite ai carcerati, onde non incorrere nella violazione del principio che vieta un’inumana detenzione.

Tali circostanze hanno indotto Confconsumatori ad affidare agli avv.ti Costantino Pesce e Dario Barnaba, lo studio di strumenti concreti di tutela di alcuni detenuti, che potrebbero aver subito un trattamento che viola i principi fissati dalle leggi.

In particolare, è stato depositato un ricorso ex art. 35 ter L. 354/75 innanzi al Tribunale Civile di Bari, con il  quale si è chiesta l’applicazione della norma che assegna al carcerato, che abbia eventualmente subito un trattamento detentivo illegittimo, un risarcimento danni pari ad otto euro al giorno, per ciascun giorno in cui dovesse esser accertata la permanenza in carcere, secondo una condizione illegittima.

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16/04/2015 TARIFFE ENERGETICHE IN CALO ANCHE NEL II TRIMESTRE, BREVE GUIDA SU COME ORIENTARSI NELLA SCELTA DEL VENDITORE ENERGETICO NEL MERCATO LIBERO

L'appuntamento trimestrale fisso sarà questo: l'aggiornamento periodico delle tariffe energetiche: il costo di elettricità e gas, fissato ogni tre mesi dall'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), applicato ai clienti del mercato tutelato. Anche in questo secondo trimestre: dal I aprile al 30 giugno 2015 (così come nel primo), assisteremo ad una diminuzione dei costi energetici. Stimata in un risparmio complessivo di 75 EURO, spalmati sull'intero anno scorrevole (dal I luglio 2014 al 30 giugno 2015). Registreremo un calo dell'1,1% della tariffa elettrica, che costerà 0,18516 €/Kwh per l'intero trimestre, determinando così una spesa media per il cliente domestico tipo (potenza impegnata di 3 Kw e consumo annuo di 2.700 Kwh) pari a 510 €, con un risparmio di circa 6 €. Più consistente sarà invece la diminuzione del costo del gas, che scenderà del 4% attestandosi sul prezzo di 0,7846 €/m3 determinando una spesa media (il riferimento è sempre al cliente tipo che consuma 1.400 m3/anno) di 1.135 € con un risparmio di 70 € sull'anno scorrevole precedente.
Queste tariffe rappresentano inoltre i termini di paragone a cui devono riferirsi i venditori di energia del mercato libero quando propongono le proprie offerte. Tra le informazioni precontrattuali da fornire al nuovo potenziale cliente c'è la scheda di confrontabilità: un'informativa fondamentale indispensabile alla sintetica valutazione, da parte del consumatore, della convenienza economica dell'offerta proposta. Qui sottoforma di tabella possiamo confrontare la spesa annua, stimata per le diverse fasce di consumo, nel segmento di mercato tutelato (le tariffe sono quelle stabilite dall'Autorità) con quella del mercato libero definita dall'offerta considerata. Le tipologie di offerte proposte dagli operatori, si possono raggruppare in due macro categorie: quelle con lo sconto applicato alle condizioni economiche dell'Autorità e quelle a prezzo fisso e costante per l'intera durata contrattuale (generalmente variabile  tra uno o due anni). Nell'elettricità, la scelta può essere infine guidata dalle abitudini di consumo, che può far propendere per una scelta di tariffazione bi- o mono- oraria.
Dal I gennaio 2018, secondo le intenzioni Governative espresse nel Disegno di Legge Concorrenza (quello che ha fatto insorgere tassisti, notai e farmacisti), il mercato energetico sarà completamente liberalizzato, con buona pace delle tutele dei consumatori, che saranno messe a dura prova dall'adozione delle consuete pratiche commerciali scorrette (vedi alla voce cartelli tariffari, contratti non richiesti e bollette pazze) attuabili dai venditori più spregiudicati. Il dibattito è aperto. Contattaci per il tuo check-up energetico.
 

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14/04/2015DAL 1° MAGGIO GLI UTENTI TELECOM CONFLUISCONO AUTOMATICAMENTE IN TIM: ATTENZIONE ALLE TARIFFE

Dal 1° maggio 2015 gli utenti di linea fissa e mobile della Telecom Italia confluiranno automaticamente in Tim. La novità riguarda milioni di consumatori, scompare il canone, trasformato in un’offerta “tutto compreso” che non necessariamente farà risparmiare. Confconsumatori ricorda che è possibile recedere dal contratto, senza costi aggiuntivi, fino al 31 maggio. Ecco le offerte che Telecom Italia sta proponendo ai suoi utenti coinvolti nel passaggio del 1° maggio.
Chi ha un piano telefonico senza internet, potrebbe passare automaticamente alla tariffa “Tutto Voce”, che comprende chiamate illimitate verso mobili e fissi al costo di 29 euro mensili. Ma nell’informativa di Telecom Italia, a piè di pagina e in caratteri minuscoli, è indicata l’opportunità di passare anche all’offerta “Voce”, con chiamate a fissi e cellulari nazionali a 10 cent/minuto con tariffazione a scatti anticipati a 60 secondi e con sconto del 50% oltre le 3 ore al mese per 19 euro mensili. E’ un’offerta adatta soprattutto alle famiglie di anziani che non vogliono rinunciare alla sicurezza del telefono fisso, ma che telefonano molto poco tanto che, anche con il vecchio abbonamento, spendevano meno di 10 euro al mese di traffico. 
Chi invece ha un piano telefonico con connessione ADSL flat, passerà automaticamente alla tariffa “Tutto”, che comprende chiamate (verso mobili e fissi) ed ADSL fino a 7 Mega illimitati al costo di 44,90 euro al mese (per i clienti da più di 10 anni verrà a costare 29 euro per i primi 12 mesi, per poi passare a 39 euro). Coloro che invece hanno un piano telefonico con connessione in fibra ottica, passeranno automaticamente alla tariffa “Tutto Fibra”, che comprende chiamate e internet in fibra al costo di 44,90 euro per i primi 12 mesi (che poi diventeranno 54,90 euro).
Ma se le nuove tariffe non si adattano alle nostre esigenze, si ha tempo fino al 31 maggio per: modificare la tariffa che vi verrà applicata automaticamente; recedere del tutto; cambiare operatore;
Il tutto senza costi di disattivazione, inviando una comunicazione scritta a Telecom Italia SpA, Casella Postale 211- 14100 ASTI o al numero di fax 800 000 187, altrimenti il nuovo profilo (che vi é stato comunicato sull’ultima bolletta) verrà automaticamente attivato.
Infine, bisogna fare attenzione alla bolletta che, a partire dal primo maggio prossimo, verrà modificata da bimestrale a mensile e dunque da luglio 2015 anche i pagamenti dovranno essere mensili.

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14/04/2015DAL 1° MAGGIO GLI UTENTI TELECOM CONFLUISCONO AUTOMATICAMENTE IN TIM: ATTENZIONE ALLE TARIFFE

Dal 1° maggio 2015 gli utenti di linea fissa e mobile della Telecom Italia confluiranno automaticamente in Tim. La novità riguarda milioni di consumatori, scompare il canone, trasformato in un’offerta “tutto compreso” che non necessariamente farà risparmiare. Confconsumatori ricorda che è possibile recedere dal contratto, senza costi aggiuntivi, fino al 31 maggio. Ecco le offerte che Telecom Italia sta proponendo ai suoi utenti coinvolti nel passaggio del 1° maggio.
Chi ha un piano telefonico senza internet, potrebbe passare automaticamente alla tariffa “Tutto Voce”, che comprende chiamate illimitate verso mobili e fissi al costo di 29 euro mensili. Ma nell’informativa di Telecom Italia, a piè di pagina e in caratteri minuscoli, è indicata l’opportunità di passare anche all’offerta “Voce”, con chiamate a fissi e cellulari nazionali a 10 cent/minuto con tariffazione a scatti anticipati a 60 secondi e con sconto del 50% oltre le 3 ore al mese per 19 euro mensili. E’ un’offerta adatta soprattutto alle famiglie di anziani che non vogliono rinunciare alla sicurezza del telefono fisso, ma che telefonano molto poco tanto che, anche con il vecchio abbonamento, spendevano meno di 10 euro al mese di traffico. 
Chi invece ha un piano telefonico con connessione ADSL flat, passerà automaticamente alla tariffa “Tutto”, che comprende chiamate (verso mobili e fissi) ed ADSL fino a 7 Mega illimitati al costo di 44,90 euro al mese (per i clienti da più di 10 anni verrà a costare 29 euro per i primi 12 mesi, per poi passare a 39 euro). Coloro che invece hanno un piano telefonico con connessione in fibra ottica, passeranno automaticamente alla tariffa “Tutto Fibra”, che comprende chiamate e internet in fibra al costo di 44,90 euro per i primi 12 mesi (che poi diventeranno 54,90 euro).
Ma se le nuove tariffe non si adattano alle nostre esigenze, si ha tempo fino al 31 maggio per: modificare la tariffa che vi verrà applicata automaticamente; recedere del tutto; cambiare operatore;
Il tutto senza costi di disattivazione, inviando una comunicazione scritta a Telecom Italia SpA, Casella Postale 211- 14100 ASTI o al numero di fax 800 000 187, altrimenti il nuovo profilo (che vi é stato comunicato sull’ultima bolletta) verrà automaticamente attivato.
Infine, bisogna fare attenzione alla bolletta che, a partire dal primo maggio prossimo, verrà modificata da bimestrale a mensile e dunque da luglio 2015 anche i pagamenti dovranno essere mensili.

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31/03/2015 ENERGIA; TELEFONIA E GAS: ATTENZIONE AI CONTRATTI NON RICHIESTI

Occhio alle truffe nel mercato dell’energia elettrica e del gas, e attenzione alle campagne di acquisizione di nuovi contratti nel mercato dell’energia, portate avanti da venditori che spesso non sono trasparenti nelle loro comunicazioni: il monito viene da Confconsumatori, che denuncia come le proprie sedi stiano ricevendo numerose segnalazioni di cittadini che si ritrovano con un contratto attivato a loro insaputa.
Sono ormai decine le segnalazioni pervenute presso gli sportelli di Confconsumatori, da parte di utenti che lamentano di ritrovarsi con un contratto per fornitura di energia elettrica, e a volte anche del telefono o del gas, con nuovi operatori del mercato senza aver avuto l’intenzione di sottoscriverlo o senza aver realmente capito cosa i promotori stavano facendogli firmare. “In particolare – denuncia l’associazione – in materia di energia è in atto una campagna telefonica di acquisizione di nuovi contratti volti a far si che gli ignari utenti passino dal mercato tutelato al mercato libero”.
“Nella maggior parte dei casi – spiega l’avv. Alessandra Taccogna di Confconsumatori – hanno telefonato o si sono presentati nelle abitazioni, alcuni rappresentanti dei nuovi gestori del mercato dell’energia elettrica, che con le motivazioni più diverse, spesso confuse e non chiare hanno posto in essere un nuovo rapporto contrattuale. In altri casi, cosa ancora più grave, ignari consumatori si sono trovati attivati contratti energetici con nuovi operatori senza aver mai firmato alcun contratto. Per quanto sopra invitiamo tutti gli utenti, soprattutto i più anziani, spesso facilmente raggirabili, a prestare la massima attenzione, a farsi sempre assistere da familiari o vicini più esperti ed eventualmente rivolgersi alle Associazioni dei Consumatori”. L’associazione ricorda che se si è firmato un contratto per il mercato libero, si ha la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla sottoscrizione a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno.

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27/03/2015 ELIMINARE IL MERCATO TUTELATO PER BOLLETTE DI LUCE E GAS, E’ UN DANNO PER GLI UTENTI

Meno tutele per i consumatori. Difficoltà nel valutare i nuovi contratti di luce e gas da parte dei clienti più vulnerabili. Rischio che le imprese finiscano per adottare strategie di prezzo convergenti – con tariffe tendenzialmente più alte. Senza contare le criticità del mercato dell’energia, dove proliferano le pratiche commerciali scorrette e le offerte mancano spesso di trasparenza. Sono le accuse che LE Associazioni dei Consumatori rivolgono al Disegno di legge sulla concorrenza (per ora non ancora approvato), che prevede la fine del mercato tutelato. E’ un provvedimento ingiusto, sia sotto il profilo sociale che economico perché penalizzerebbe i clienti del mercato di maggior tutela lasciandoli privi di protezione, in quanto prevede la fine del Mercato Tutelato e la soppressione dell’Acquirente Unico, determinando il passaggio obbligatorio delle utenze domestiche attualmente nel mercato tutelato (oltre 20 milioni) e delle piccole e medie imprese alle società di vendita del mercato libero.
A essere contestato – secondo l’avv. Nuccia Lisi di Confconsumatori - è il fatto che già negli anni passati, secondo quanto emerge dai rapporti dell’Autorità per l’energia, le famiglie che si sono spostate al mercato libero complessivamente hanno pagato di più: queste infatti hanno sottoscritto in media contratti più onerosi rispetto al mercato di maggior tutela, del +16,7% nel settore dell’energia elettrica (pari a un aumento di 42,5 euro annui per il consumo di una famiglia media) e del +7,9% nel settore del gas (pari a 68,2 euro in più l’anno), per una maggior spesa complessiva di almeno 121 euro annui. 
C’è poi un’altra preoccupazione, ossia che il provvedimento si risolva in un vantaggio soprattutto per le aziende. Occorre tenere presente che nell’assetto attuale, una volta eliminato il prezzo di riferimento del mercato tutelato, che costituisce comunque un benchmark ben visibile, gli operatori potrebbero attuare accorte e graduali strategie di prezzo convergenti, volte ad alzarne il livello per il piccolo consumatore privo di potere contrattuale.

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24/03/2015 DIVENTA LEGGE IL PRESTITO IPOTECARIO VITALIZIO

Il 23 marzo è divenuto legge il nuovo contratto di prestito ipotecario vitalizio. I proprietari di casa con più di 60 anni che hanno bisogno di liquidità, possono beneficiare di una forma di finanziamento bancario che trasforma la loro proprietà in liquidità, attraverso l’ipoteca sull’immobile. Possibilità di accordarsi sul rimborso a rate o in unica soluzione, anche da parte degli eredi. “Si tratta di una forma di finanziamento garantito da una proprietà immobiliare residenziale, alternativa alla nuda proprietà – commenta l’Abi in una nota – Il prestito ipotecario vitalizio consente al proprietario, al di sopra dei 60 anni, di convertire parte del valore dell’immobile in liquidità per far fronte ad esigenze di consumo. E questo senza lasciare l’abitazione e senza la necessità di ripagare il capitale e gli interessi sul prestito fino alla scadenza del contratto. Una nuova via dunque al credito per i cittadini più anziani, soprattutto per quelle fasce che possono aver bisogno di particolare sostegno”. Il testo del provvedimento recepisce le riflessioni espresse anche da varie Associazioni dei consumatori, fra le quali Confconsumatori. Una volta incassato il prestito, le parti potranno concordare il rimborso graduale di interessi e spese o, in alternativa, scegliere il pagamento complessivo alla scadenza del finanziamento. Proprio su questo punto, un pezzo molto importante della riforma riguarda gli eredi del beneficiario, nel caso in cui non ci sia stato il rimborso totale prima della morte. Questi potranno scegliere tra l’estinzione del debito aperto con la banca, la vendita dell’immobile ipotecato oppure, in ultima ipotesi, l’affidamento della vendita alla banca per rimborsare il credito. In sostanza, non perderanno in automatico un patrimonio, ma potranno decidere o meno di riscattarlo, a seconda della convenienza.

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